Nibali re di Parigi, trionfo al Tour de France
16 anni dopo la vittoria di Pantani -Foto/Video
di Marco Lobasso
Contador e Froome, i suoi grandi rivali, ritirati per incidente (Nibali mai caduto e forse più attento), alla fine sul podio salgono i francesi Peraud e Pinot, battutissimi, come lo spagnolo Valverde, altro favorito, finito quarto. E' stato il Tour perfetto con 19 maglie gialle, con quattro vittorie di tappa. Un capolavoro, con la sua Astana, la squadra che non l'ha mai abbandonato, iniziando dall'italiano Scarponi.
«L'emozione è forte, magari non riesco ad esternarla però dentro di me ho dovuto prendere tante volte il respiro - confessa dopo la premiazione e dopo le lacrime alle note dell'inno di Mameli -. È qualcosa di speciale, irripetibile. Ho vinto il Tour, finalmente è finito e anche io posso recuperare le energie perché sono veramente stanco».
Nibali bravo ragazzo: ne momento del trionfo pensa alla sua famiglia. In particolare alla moglie Rachele alla piccolissima figlia Emma e ai suoi genitori: «Senza di loro non sarei mai riuscito a vincere». Quei genitori che lo lasciarono partire a 15 anni per la Toscana, per dargli l’occasione di diventare campione. È stato così.
«È stata una grande fatica, non è facile arrivare fino alla fine con la maglia presa al secondo giorno - sottolinea -. Ora mi riposerò per poi ripartire da zero con nuovi obiettivi. Il Mondiale? Perchè no».
Lo squalo, dopo aver raggiunto Merckx, Gimondi, Hinault, Anquetil e Contador nel ristretto club di corridori capaci di vincere in carriera Vuelta di Spagna, Giro d'Italia e Tour de France, non vede l'ora di andare a caccia di nuovi traguardi da tagliare. A settembre il Mondiale in Spagna. Il ct Cassani, lui potrebbe rispondere. Per vincere. Intanto, da oggi via alle foste e a tanti circuiti post-Tour. Un po’ di soldi e di ingaggi faranno bene a Nibali (che ha vinto 500mila euro al Tour). Ma non lo cambieranno certo.
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Ultimo aggiornamento: Lunedì 28 Luglio 2014, 11:40
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