L’Italia dello skeleton fa la storia laddove ha iniziato a scriverla. Bagnis come Bibbia: il primo trionfo in Coppa del Mondo si lega direttamente alla prima vittoria olimpica azzurra. A St. Moritz, nel cui budello di ghiaccio è maturato l’oro dei Giochi della neve del 1948, si rinnova la storia dello skeleton sulla pista portafortuna con un magico Amedeo Bagnis, che sale sul gradino più alto del podio nella gara maschile.
Dopo il secondo posto dell’alessandrina Valentina Margaglio nell’individuale femminile di un paio di ore prima, ci pensa il corregionale piemontese a regalare all’Italia il primo successo sul massimo circuito. Un dominio assoluto per il 24enne di Vercelli, che sul budello dove un anno fa si è messo al collo l’argento mondiale non perde la concentrazione nella seconda e decisiva discesa e si impone nettamente con tempo totale di 2:14.07 davanti al tedesco Christopher Grotheer (+0.52) e al coreano Seungii Jung (+0.89).
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Da Bibbia a Bagnis
Nell’edizione di St. Moritz 1948, Nino Bibbia è diventato il primo campione olimpico italiano nella storia dei Giochi olimpici invernali.
Ultimo aggiornamento: Venerdì 12 Gennaio 2024, 16:47
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