Verissimo, il dolore di Rita Pavone: «La morte di mio fratello Cesare è stato un trauma grandissimo»

La cantante è stata intervistata da Silvia Toffanin, alla quale ha raccontato la sua vita tra gioie e dolori

Rita Pavone, il dolore rivelato a Verissimo: «La morte di mio fratello Cesare è stato un trauma grandissimo»

di Redazione web

Rita Pavone è stata una delle ospiti del pomeriggio del sabato di Verissimo. Nel salotto di Silvia Toffanin, la cantante 78enne si è raccontata tra gioie e dolori della sua vita, in particolar modo, ha parlato del suo matrimonio con Teddy Reno (97 anni) con il quale, quest'anno, festeggia 56 anni di relazione. Poi, Rita ha raccontato anche del dolore causatogli dalla morte del fratello più piccolo Cesare, avvenuta nel 2018. 

Verissimo, l'intervista di Rita Pavone

Rita Pavone si è raccontata a Verissimo dove ha parlato del suo matrimonio con Teddy Reno: «Lui ha la mania di spegnere sempre le luci e dire che, poi, non si vede niente, mangia come un dannato e mi fa ripetere cento volte le stesse cose… ma è l’età, comunque lo tengo bene eh! Quest’anno festeggeremo 56 anni insieme, ho sempre saputo che lui era la persona giusta per me, c’erano troppe affinità tra di noi, tante cose che hanno costruito tutto il resto. Tra noi ci sono 19 anni di differenza e non ci sono mai stati particolari momenti difficili. Ci sono gli alti e i bassi come in tutte le coppie ma tra noi ci sono più alti». Rita ricordò anche il giorno del suo matrimonio: «Mio papà non mi accompagnò all’altare perché non accettava la nostra relazione. Tutti i genitori però sbagliato e io l’ho perdonato. Tra l’altro lui, ancora mentre stava con mia madre, si è fidanzato con una donna più giovane di lui di 33 anni. È stato un dolore grande per mia mamma e, quindi, lui mentre mi faceva tutti i discorsoni per Teddy, si comportava così. Un figlio non sa mai cosa fare quando scopre certe cose…».

Rita Pavone, la morte del fratello Cesare

Infine, Rita Pavone ha parlato del fratello minore Cesare: «Mio fratello Cesare è morto qualche anno fa per una malattia al cervello.

Io, quando era ricoverato in clinica, andavo a trovarlo tutti i giorni. Quando è morto non mi avvisò nessuno, lo scoprii quando arrivai in clinica. Un grandissimo dolore perché era uno “svitato divertente”. Con la morte di Cesare, io e gli altri miei fratelli ci siamo riavvicinati».


Ultimo aggiornamento: Sabato 3 Febbraio 2024, 21:43
© RIPRODUZIONE RISERVATA