Una giornata particolare, l'omaggio a Scola
all'Ambra Jovinelli con la coppia Scarpati-Solarino
di Simona Santanocita
Spettacolo complesso
«E affascinante. Un progetto dalla lunga gestazione, pensato con Scola stesso, concretizzato con l'adattamento teatrale di Gigliola Fantoni (moglie del regista, ndr) e la sceneggiatura di Nora Venturini che ha consentito di trasporre la stessa unità d'azione della pellicola».
Il confronto con il film
«Io e Valeria abbiamo considerato più la sceneggiatura di Scola e Marcati del film stesso e abbiamo cercato, attraverso quelle battute meravigliose, di rendere nostri i personaggi».
Cosa rappresentano i protagonisti?
«L'incontro quasi magico di due solitudini, quella di una donna schiava del marito, umiliata e quella di un omosessuale, che in quanto tale sta per essere spedito al confino».
Come si è calato nei panni di Gabriele?
«Mi sono fatto crescere i baffi e ho cercato di conferirgli quelle caratteristiche di virilità che nascondessero l'indole di un uomo costretto a negare la propria identità e la voglia di vivere secondo se stesso».
Sessualità e ruolo della donna
«Si sono fatti passi avanti; ma la discriminazione è sempre dietro all'angolo».
L'ironia
«È molto presente. Scola fa ridere e riflettere insieme: lo spiazzare tipico dei suoi film».
Dopo la tournée?
«Tornerò alla mia scuola Percorsi d'Attore e terrò un corso di recitazione. E il 7 aprile uscirà il film l'Età dell'Oro con Laura Morante e la regia di Emanuela Piovano».
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 30 Marzo 2016, 09:28
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