EduCare, Bnl e Giunti portano l'educazione
finanziaria alle scuole elementari

EduCare, Bnl e Giunti portano l'educazione ​finanziaria alle scuole elementari

di Lorena Loiacono
Soldi, investimenti, piani di accumulo e risparmi. Altro che addizioni e sottrazioni, i bambini delle elementari puntano dritti a Piazza Affari. Un obiettivo necessario visto che, tra i Paesi dell'Ocse, i ragazzi italiani sono penultimi quanto a preparazione economica. Il primo posto in graduatoria spetta agli studenti di Shanghai mentre l'ultimo Paese classificato, l'unico dopo l'Italia, è la Colombia. Un'analfabetizzazione pesante e assai diffusa, che raggiunge oltre un ragazzo su 5.





A portare l'economia finanziaria tra i banchi delle elementari ci pensa un progetto promosso da Bnl e da Giunti editore: EduCare Scuola, rivolto agli alunni delle classi III, IV e V elementare. Saranno coinvolti 125 mila alunni e le rispettive famiglie di 24 province: per loro è già in arrivo un kit gratuito, 5 mila copie del libro illustrato ”L'economia della famiglia Millesogni”, un dvd per la lavagna multimediale e una guida per l'insegnante. «Serviranno a far acquisire dimestichezza con i soldi ai bambini - illustra l'ad di Bnl, Fabio Gallia - Un'iniziativa unica e di grande portata formativa». Il libro sulla famiglia Millesogni, ad esempio, racconterà storie di tutti i giorni con mamma, papà e figli alle prese con paghette e necessità di risparmio.



EduCare Scuola ha anche un sito web dedicato dedicato, accessibile da educare.bnl.it, con giochi e spazi interattivi per bambini, genitori ed insegnanti, e la prossima realizzazione di una app. Sarà possibile inoltre partecipare ad un concorso di scrittura creativa centrato proprio sulle avventure della famiglia Millesogni. «Siamo convinti - ha spiegato l'editore Sergio Giunti – che la capacità di gestire in modo responsabile le proprie risorse, imparando a programmare il proprio futuro si debba acquisire fin da piccoli». Oggi sono circa 50 i paesi che hanno avviato programmi di educazione finanziaria tra i bambini, contro i 10 del 2008. Ma sono ancora troppo pochi quelli che ne hanno fatto una materia scolastica.
Ultimo aggiornamento: Giovedì 6 Novembre 2014, 08:42
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