Vittorio Emanuele Parsi: «Tre colpi sul diaframma e sono quasi morto. Ero nell'Ade e vedevo le anime. Mi ha salvato il volto di Tiziana»

Venerdì 16 Febbraio 2024, 08:27 - Ultimo aggiornamento: 17 Febbraio, 11:52
Vittorio Emanuele Parsi, 62 anni
di Mario Landi
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Due giorni dopo Natale, il 27 dicembre, mentre parlava sul palco a Cortina, Vittorio Emanuele Parsi, 62 anni, professore ordinario di Relazioni internazionali alla Cattolica di Milano e rinomato esperto di geopolitica, ha accusato un forte dolore al petto. Poche ore dopo il politologo era in sala operatoria, un intervento in extremis per salvare la vita. Poi la terapia intensiva e il coma per giorni. Una lenta e costante ripresa che ha raccontato in un'intervista al Corriere della Sera. Parsi dice di essere vivo «grazie al volto di Tiziana» Panella, giornalista di La7 che conduce Tagadà e sua compagna da due anni.

«Parlavo sul palco a Cortina e ho sentito 3 colpi sul diaframma»

«Ho sentito tre colpi sul diaframma, come fossi in apnea. Da sommozzatore sai che quando li senti devi riemergere, è l’ultimo avvertimento. Ho capito che c’era qualcosa di grave. Finita la conferenza, ho chiesto che si chiamasse un medico», racconta così l'inizio di tutto. Si pensa a un infarto. Ma i primi esami sono negativi e lui a quel punto pensa che sia tutto a posto. Ma invece finisce a Belluno in ambulanza. Qui il primario di cardiologia Alessandro Di Leo gli spiega che la situazione è invece gravissima.

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