«Filippo Turetta silenzioso e con lo sguardo assente, non può lasciare l'infermeria». E i genitori non vanno a trovarlo

Sabato 13 Gennaio 2024, 08:14 - Ultimo aggiornamento: 14 Gennaio, 18:40

L'inchiesta

Si avvicina la fase decisiva nell'inchiesta sul femminicidio di Giulia Cecchettin, quella degli accertamenti scientifici sull'auto di Filippo Turetta e sugli oggetti trovati al suo interno. La Fiat Grande Punto nera, sulla quale il giovane è stato bloccato dalla polizia tedesca il 18 novembre scorso, è da quattro settimane nelle mani dei Ris di Parma, che hanno aperto l'auto, recuperato il materiale all'interno, e, su incarico del pm Andrea Petroni, svolto i primi rilievi.

Ora saranno le macchie di sangue trovate sul sedile posteriore e nell'abitacolo della Punto a 'raccontare' agli analisti del Ris cosa è successo in quell'auto: in particolare, se è qui che Giulia ha trovato la morte, sotto le ultime coltellate di Filippo - una ventina i fendenti contati sul corpo - oppure se la ragazza di Vigonovo era già deceduta quando Turetta era stato inquadrato dalle telecamere della zona industriale di Fossò mentre caricava nel sedile posteriore il corpo dell'ex fidanzata, dandosi poi alla fuga. Sul sedile, secondo le prime informazioni, sarebbe stato rinvenuto molto sangue.

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