Le categorie
L'alleggerimento del prelievo prevede che per il semestre luglio-dicembre 2023 il taglio del cuneo già previsto salga al 7% per 335mila dipendenti con una retribuzione lorda mensile inferiore a 1.923 e passi al 6% per altri 860 mila che guadagnano meno di 2.692 euro lorde mensili. Per i dipendenti delle amministrazioni centrali e della scuola, scatterà anche lo sblocco degli aumenti previsti dall'ultimo contratto, anche in chiave anti-inflazione. Al taglio del cuneo si sommeranno anche l'una tantum dell'1,5%, che viene spalmata in più mesi, e gli arretrati maturati da gennaio a luglio.