«Descrivi una persona che conosci bene». La bimba parla della mamma nel compito a scuola: la risposta è commovente

Lunedì 19 Febbraio 2024, 11:32 - Ultimo aggiornamento: 20 Febbraio, 15:17
«Descrivi una persona che conosci bene». La bimba parla della mamma nel compito a scuola: la risposta è commovente
di Redazione web
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I compiti in classe possono rivelare ciò che i bambini pensano davvero della loro vita, dei genitori o dei fratellini. Molti esercizi spronano gli alunni a capire che lavoro fa il papà, quanti anni ha la mamma e quanto si conosce il passato di un genitore, cosa gli piace e cosa no. Una bambina ha sostenuto un compito in classe in cui ha dovuto descrivere una persona che conosce molto bene. Lei ha scelto di parlare della sua mamma e la ciò che ha scritto ha riempito di gioia la donna, che poi ha deciso di condividere il compito sui social. La foto pubblicata ha suscitato un'ondata di commenti amorevoli da parte di altre mamme che si dicono fortunate ad avere dei figli così dolci.


Il compito

L'esercizio affidato agli alunni di una scuola in Spagna diceva: «Pensa a qualcuno che conosci bene e scrivine una breve biografia. Bisogna dire dove è nato, la sua età, gli eventi più importanti della sua vita». La figlia di Tiscar Lara ha risposto parlando della sua mamma: «Mia madre, Tíscar è nata in Andalusia, nel 1974. È cresciuta a Heras, Santander. Ha 49 anni e dice che la cosa più importante della sua vita è avere me». Le parole della piccola hanno commosso la mamma che ha deciso di postare la risposta al compito in classe su X (ex Twitter) accompagnandola alla scritta: «L'evento più importante della mia vita».

La reazione degli utenti

La foto condivisa dalla mamma è diventata subito virale e migliaia di altre mamme hanno commentato l'accaduto scrivendo: «Quanto è dolce tua figlia, sei una donna fortunata». O anche: «È la biografia più bella che sia mai stata scritta». Un utente ha raccontato: «Da piccolo, in quinta elementare, ho menzionato mia madre fra le persone a cui chiedo consigli e a cui mi ispiro. Adesso sono un adulto, ma continuo a chiamare la mia mamma quando sono in difficoltà e ho bisogno di aiuto».

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