Naufragio Cutro, condannato a vent'anni il presunto scafista: a bordo della Summer Love morirono 94 migranti

Mercoledì 7 Febbraio 2024, 18:50 - Ultimo aggiornamento: 18:51

La fuga in Turchia

«Io ero solo il meccanico della barca ed ho barattato il pagamento del viaggio con il compito di macchinista per riparare il motore. Non ho mai guidato la barca. Mi dispiace tanto per il dolore causato ai familiari delle persone morte». Così si è espresso Gun Ufuk, difeso dell'avvocato Salvatore Falcone, si è sottoposto ad interrogatorio nel corso di una lunga udienza nella quale, pur ammettendo di essere parte dell'equipaggio, ha fornito la sua versione dei fatti: «Io dovevo scappare dalla Turchia per motivi politici. Ero stato arrestato perché considerato di fare parte del movimento che aveva condotto il tentato golpe del 2016. Nel 2019 sono stato in carcere per otto mesi perché criticavo Erdogan e le sue politiche. Quando sono uscito per due anni ho dovuto presentarmi alla polizia ed ho tutt'ora il divieto di uscire dalla Turchia. Per chi è considerato golpista non è facile vivere in Turchia. Siamo discriminati dalle autorità e non riusciamo a trovare lavoro. Per questo ho deciso di partire, ma non avevo i soldi necessari e così ho accettato di fare il meccanico della barca che doveva arrivare sulla costa italiana e tornare. Mi ha fatto conoscere gli organizzatori del viaggio Bayram, mio amico, che era il comandante della barca e che è morto nel naufragio».

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