Meloni all'Onu: «Guerra totale ai trafficanti di uomini». Migranti, Africa, guerra Russia-Ucraina: il discorso integrale

Giovedì 21 Settembre 2023, 08:08 - Ultimo aggiornamento: 08:20

Le nuove sfide dell'Onu

Il raggiungimento degli obiettivi passa anche per l'evoluzione dell'Organizzazione delle Nazioni Uniti. «L'Italia sostiene la necessità di una riforma del Consiglio di Sicurezza che lo renda più rappresentativo, trasparente ed efficace. Che garantisca una distribuzione geografica dei seggi più equa e rafforzi anche la rappresentanza regionale. Che esca dall'assetto cristallizzato all'esito di un conflitto che si è concluso ottant'anni fa, in un altro secolo, un altro millennio, per dare a tutti la possibilità di dimostrare il proprio valore nel presente», dice Meloni, che prima di congedarsi dedica un capitolo dell'intervento al tema dell'intelligenza artificiale.

«Perfino quello che a uno sguardo superficiale può sembrare uno strumento per migliorare il benessere dell'umanità, a un'analisi più attenta rivela i suoi rischi. Pensiamo all'intelligenza artificiale. Le applicazioni di questa nuova tecnologia rappresentano sicuramente una grande opportunità in molti campi, ma non possiamo fingere di non comprendere anche gli enormi rischi che porta con sé. Non sono certa che ci stiamo rendendo conto abbastanza delle implicazioni connesse a uno sviluppo tecnologico che corre molto più velocemente della nostra capacità di governarne gli effetti», ammonisce.

«Eravamo abituati a un progresso che aveva come obiettivo ottimizzare le capacità umane, e oggi ci confrontiamo con un progresso che rischia di sostituire le capacità umane. E se in passato questa sostituzione si concentrava sul lavoro fisico, così che gli uomini potessero concentrarsi sui lavori di concetto e di organizzazione, oggi è l'intelletto che rischia di essere soppiantato, con conseguenze che potrebbero essere devastanti, particolarmente nel mercato del lavoro. Sempre più persone non saranno necessarie, in un mondo sempre più dominato dall’ineguaglianza, dalla concentrazione di potere e di ricchezza nelle mani di pochi. Non è il mondo che vogliamo. E dunque non possiamo commettere l’errore di considerare questo dominio una 'zona franca' senza regole», mette in guardia la premier.

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