Liceo Made in Italy, solo un iscritto ma il preside fa partire la classe: «Gli altri alunni su base volontaria o li estrarremo a sorte»

Sabato 17 Febbraio 2024, 18:41 - Ultimo aggiornamento: 19:35

I precedenti del Munari

Non è la prima volta che il preside Tadi finisce al centro delle polemiche. Nel 2019 una studentessa era stata sospesa (decisione poi annullata, ndr) per due giorni dopo che aveva criticato sui social network il permesso negato di celebrare a scuola la giornata contro la violenza per la mancata presentazione di un progetto nei tempi stabiliti.

Qualche anno più tardi, Tadi era finito nel mirino dei genitori a causa di «atteggiamenti poco comprensivi» e «discriminazioni» nei confronti degli studenti disabili.

Accuse alle quali il dirigente scolastico aveva risposto parlando di «accanimento e condotta persecutoria» nei suoi confronti «con riferimento a qualsiasi decisione presa dalla direzione del "Munari", anche se concordata con l'Ufficio scolastico regionale». L'ex sindaca di Crema, Stefania Bonaldi, attacca il preside Tasi, «purtroppo non nuovo a forzature e scivoloni autoritari», che ha deciso di attivare la classe «dando agli studenti e alle loro famiglie due opzioni – conclude ironica – spontaneamente o spintaneamente».

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