«Lavorare in ufficio costa quanto un mese di spesa. Con meno flessibilità, tempo libero e soldi i dipendenti sono sempre più arrabbiati»

Lunedì 19 Febbraio 2024, 11:41 - Ultimo aggiornamento: 20 Febbraio, 15:17

I vantaggi del lavoro da remoto

L'articolo di Fortune (una rivista americana che tratta di imprenditoria) a cui Morgan fa riferimento apre con un titolo già esplicativo: «Gli impiegati spendono l'equivalente del costo della spesa di un mese per tornare in ufficio, e il risentimento sale sempre di più, secondo un nuovo studio».

La ragazza, prendendolo come spunto, dichiara: «I dirigenti hanno ammesso che non ci sono dati a supporto della necessità di tornare in ufficio, ma non hanno problemi a imporlo ai propri dipendenti e a far loro spendere 561 dollari al mese per questo».

Poi, aggiunge: «Di solito, quando si chiede il perché, fanno riferimento alla cultura, ma pensa a questo: quando alle persone togli la flessibilità e fai loro spendere soldi per il viaggio, finiranno per essere esausti e stressati».

L'articolo di Fortune spiega le diverse ragioni per cui i dipendenti risentono fisicamente e mentalmente del ritorno in ufficio, e certamente una delle principali è il viaggio da e verso il posto di lavoro, in particolare se si parla di tragitti che richiedono più di 30 minuti.

La flessibilità è anche relativa al fatto di prepararsi il cibo durante la pausa pranzo, o stendere i panni tra una riunione e l'altra, dei comfort apparentemene di poco conto ma che contribuiscono alla felicità (e di conseguenza alla produttività) del lavoratore.

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