«Volevo aiutare Giulia»
«Ti prego salvati appena puoi. Ora voglio e devo salvare te e il tuo bimbo», aveva scritto a Tramontano poche ore prima di vedersi. Anche lei aspettava un figlio dal 30enne e aveva scelto di abortire. Lei che quel 27 maggio, quando Giulia era già morta in casa a Senago, decise di non aprirgli e forse così si salvò. «Non sapendo come gestire la situazione volevo aiutare Giulia – ha spiegato tra le lacrime la teste, rispondendo alle domande del pm Alessia Menegazzo e dell'aggiunta Letizia Mannella – farle capire cosa stava succedendo».