Ilaria Salis, Meloni: «I diritti siano rispettati, il processo veloce e giusto. Lei in catene? Accade anche in altri Paesi occidentali»

Giovedì 1 Febbraio 2024, 19:59 - Ultimo aggiornamento: 21:13

Roberto Salis incontrerà i ministri Tajani e Nordio


Domani vado a parlare con il presidente del Senato La Russa e lunedì a Roma incontrerò il ministro degli Esteri e quello della Giustizia. Ho visto le carte processuali: ci siamo accorti, durante il processo, che il procuratore parlava in ungherese e i tre imputati - due tedeschi e un italiano - avevano il traduttore ma il procuratore parlava velocissimo e alcuni traduttori non riuscivano a fare la traduzione. Se gli imputati non riescono a capire cosa dice chi li sta accusando, non è un processo giusto». Così Roberto Salis, il padre di Ilaria, rientrato ieri sera in Italia dopo aver incontrato la figlia detenuta a Budapest a Retequattro, a Prima di domani, il programma Videonews di Bianca Berlinguer.

Quanto alla lettera inviata da Ilaria Salis, «l'abbiamo ricevuta, per mano dell'ambasciata - ha proseguito Roberto Salis - il 12 di ottobre e Ilaria l'ha scritta il 2 ottobre. Quella lettera l'avevamo in mano io, gli avvocati di Ilaria, l'ambasciata italiana e la segreteria della Corte di appello di Milano. Mi piacerebbe capire come è uscita: noi avevamo deciso di farne uscire solo una parte. Siamo un paese straordinario, invece di cercare dei punti di convergenza» si fa il contrario «non riesco a comprendere come un esponente della Lega e uno M5s non riescano a trovare punti di convergenza sul fatto che una donna venga lasciata 8 giorni senza assorbenti in una cella; si fa di tutto per trovare punti di divergenza. Ieri ho fatto un intervento in tv di questa stessa rete: che valore ha per il paese cercare di screditare mia figlia o me? Cui prodest? Siamo parlando di diritti civili che dovrebbero stare a cuore a tutti».

© RIPRODUZIONE RISERVATA