Giulia morta per choc emoragico
Giulia, quando è stata ritrovata nel canalone del lago di Barcis, era «era prona e rannicchiata, nascosta in un anfratto roccioso, dieci metri sotto la strada», spiega il medico legale, riportato dal Corriere. Aveva sul corpo 26 ferite: «Al volto, al collo, alle braccia, alle gambe... riconducibili all’azione di una o più armi bianche. Dinamica omicidiaria volontaria perpetrata mediante plurimi colpi di arma bianca con tentativo di difesa da parte della vittima e successivo occultamento di cadavere». Secondo il medico sarebbe morta per «choc emorragico».