La lesione al collo
La lesione al «collo» nella «regione latero-cervicale sinistra» e «cervicale posteriore», dai «margini netti». Una ferita profonda, segno di una coltellata letale, quasi istantanea. Dopo che Giulia era già stata colpita molte volte. Un elemento decisivo, per gli inquirenti diretti dal procuratore di Venezia Bruno Cherchi, per poter contestare l’aggravante della «crudeltà». Perché i tagli ai palmi delle mani emersi nel primo esame medico legale fanno ipotizzare che Giulia abbia lottato con il suo assassino, cercando di fermare le coltellate impugnando a mani nude la lama.