Lo schianto contro l'auto
L'apparecchio - si vede dai video subito circolati in rete - procede inizialmente in linea retta, poi all'improvviso diventa ingovernabile e perde quota. È una questione di frazioni di secondo. Subito prima che il muso punti verso il suolo il maggiore si lancia nel vuoto. Mentre il paracadute si apre, Pony 4 picchia per terra, esplode e continua a strisciare a folle velocità in una coltre di fumo e di fiamme.
In quel momento sulla strada che costeggia il perimetro dell'aeroporto sta passando un'automobile con una famiglia diretta verso casa, a San Francesco al Campo. «Ho sentito un grosso rumore», dirà in seguito il papà. Non è ancora chiaro se c'è stato un contatto con l'aereo. In ogni caso la vettura esce dalla carreggiata, si ribalta e si incendia. La bimba muore. Il fratellino dodicenne riporta ustioni di secondo grado su circa il 15% della superficie corporea. Lo portano all'ospedale infantile Regina Margherita, dove arriva cosciente. Non ha lesioni considerate 'importantì dai medici ma in ogni caso lo sedano e lo ricoverano in rianimazione.
La prognosi non viene sciolta. Con lui c'è la mamma, che però viene trasferita al Cto: le sue ustioni (12-13%) sono concentrate sul braccio destro. Il padre, quarantanovenne, ha ustioni sul 4% del corpo in prevalenza sul palmo della mano sinistra; la prognosi per lui è di 20 giorni.