Giulia Cecchettin, in Italia la Fiat Punto di Turetta: cosa è stato trovato a bordo, la svolta dalle analisi

Giovedì 14 Dicembre 2023, 21:53 - Ultimo aggiornamento: 22:38

Cosa c'è dentro l'auto

Ma agli investigatori italiani non interessa solo la vettura: nell'abitacolo c'erano il marsupio di Filippo, un paio di guanti, un coltello con una lama di 12 centimetri una scheda telefonica prepagata, un paio scarpe macchiate, e un cellulare, non si sa ancora se di Giulia o dello stesso Turetta.

Durante la fuga di mille chilometri, tra Italia, Austria e Germania, durata sette giorni, il 22enne di Torreglia avrebbe dormito sempre dentro la Punto. Ma il Ris cercherà soprattutto di studiare le tracce ematiche rimaste sulle superfici e il tessuto della Punto, per capire se qui sia avvenuta la parte fatale dell'agguato, con la coltellata alla base del collo che ha causato il decesso di Giulia, o se la ragazza vi sia stata caricata ormai morente, dopo le ferite subite durante l'aggressione nell'area industriale di Fossò (Venezia), la notte dell'11 novembre.

Filippo in carcere a Verona

Filippo è detenuto dal 25 novembre nella casa di reclusione di Verona, con le accuse di omicidio volontario aggravato, sequestro di persona e occultamento di cadavere. Dal carcere di Montorio non arrivano aggiornamenti di rilievo: il giovane, che compirà 22 anni il 18 dicembre, attende la seconda visita dei genitori, Nicola ed Elisabetta, che l'avevano incontrato la prima volta il 3 dicembre, 8 giorni dopo l'estradizione dalla Germania.

Filippo »sta bene«, trascorre le sue giornate nella sesta sezione del carcere, quella dell'infermeria. Qui si trovano una ventina di reclusi. Turetta può leggere, guardare la tv e - fa filtrare 'radio carcerè - può addirittura giocare alla play station.

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