La difesa di Erra: «Io non c'entro nulla»
Desirée in quel cascinale cercò di respingere il tentativo di stupro e di scappare e uno di loro la accoltellò al torace. L’avrebbero «ripresa» sulle scale (accanto, sul muro, è stata trovata l’impronta insanguinata della mano di Desirée) e riportata di sopra, anche con il contributo dell’unico adulto della cui presenza gli inquirenti non hanno mai avuto dubbi. Giovanni Erra, si è sempre detto innocente: «Io con la morte di Desirée non c’entro nulla», ha sempre dichiarato. L'inchiesta bis sulla morte di Desirée è stata archiviata.