Claudio Baglioni, congedo commosso: «Chiudo la carriera entro il 2026. Saluto da suonatore e non da suonato»

Sabato 20 Gennaio 2024, 17:22 - Ultimo aggiornamento: 21 Gennaio, 08:20

L'emozione di Claudio Baglioni

Un saluto alla vecchia maniera, come un uomo di altri tempi, ci verrebbe da scrivere. «Temo l'effetto delusione, temo di diventare una macchietta pur di mantenere l'immagine da semi-dio. Non ci sarebbe nulla di presuntuoso, ma io a quello non voglio arrivare. Voglio mettere una cornice alle cose che farò, e questa è la cornice giusta».

Mille giorni, quindi. All'orizzonte la previsione è un insieme di progetti, vari e con qualche «exploit». Su Sanremo non si pronuncia molto («Sono stato "colpevole e factotum", "dittatore" e "dirottatore artistico". E' nato nel 1951, quando sono nato io. Temo che mi sopravviverà»). Ci sarà un disco, ma non ci saranno canzoni nuove. «Non rinnego la forma della canzone, noi cantautori facciamo arte tascabile. Per me è già il finale. Al mio pubblico, che è un pubblico di buon gusto (ride, ndr), dico: «Vi poteva andare meglio. Ma poteva andare anche molto, ma molto peggio». L'applauso gli è dovuto. La standing pure. «Anche quando le luci saranno spente».

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