Coronavirus, primo caso di neonato contagiato nell'utero: «La trasmissione attraverso la placenta»
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Precedenti studi non davano per certa la placenta come mezzo di trasmissione fino a quando una donna incinta di vent'anni è stata ricoverata in ospedale con febbre e tosse grave. Gli esami del sangue e i tamponi rinofaringei e vaginali hanno confermato la presenza dei geni "E" e "S" dei SARS-CoV-2. I tamponi nasofaringei e rettali raccolti dal bambino un'ora dopo il parto avvenuto con taglio cesareo e poi di nuovo dopo 3 e 18 giorni, sono risultati positivi alla presenza dei geni "E" e "S".
Non sono state rilevate altre infezioni virali o batteriche e sono stati esclusi tutti gli altri disturbi neonatali, mentre il bambino presentava sintomi neurologici associati all'infezione da coronavirus. I ricercatori hanno anche misurato cariche virali più elevate nella placenta. Sia la madre sia il bambino sono guariti.
Ultimo aggiornamento: Martedì 14 Luglio 2020, 17:15
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