Vitamina D e calcio, assumerli diminuisce la mortalità per tumori: cosa dice il più grande studio clinico

Martedì 12 Marzo 2024, 12:34 - Ultimo aggiornamento: 13 Marzo, 14:29

Il rapporto dell'Aifa

Sulla vitamina D escono spesso notizie opposte: se ne esaltano i benefici oppure si legge che c'è una prescrizione in grande quantità, inutile. L'Aifa nel suo rapporto sull'uso dei farmaci nella popolazione anziana di tre anni fa parlava addirittura di una pseudocultura nata attorno a questa vitamina (durante la pandemia Covid gli antivaccinisti sostenevano che la vera cura preventiva per il virus fosse un dosaggio adeguato di vitamina D). Un anno fa la stessa Agenzia del farmaco ha messo in moto una stretta per ridurre le prescrizioni di vitamina D diramando criteri stringenti per la prescrizione, sia per la supplementazione della dieta sia per la prevenzione e il trattamento in caso di carenza. L'Istituto Mario Negri sottolinea la necessità di migliorare l’appropriatezza prescrittiva di questo ormone «molto discusso negli ultimi anni». Una decisione non condivisa dagli endocrinologi che ci vedono una logica solo economica. Una decisione miope dal punto di vista clinico, hanno ribadito, poiché la vitamina D in circolo è un parametro di buona salute, mentre la sua carenza è legata a un elevato livello infiammatorio nell’organismo, con tutte le malattie collegate.

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