Roma, torna la Ztl. I residenti: «Rimborsateci per i mesi di apertura dei varchi»
«I silenzi dell'amministrazione capitolina sulla proroga della Ztl, nonostante la nostra lettera inviata alla sindaca, la dicono lunga sulla posizione della giunta 5 Stelle. Se la linea è quella di riaprire i varchi allora vuol dire che la Raggi ha deciso di mettere definitivamente in ginocchio i pubblici esercizi e dare così il colpo di grazie all'economia cittadina. Il centro storico e il commercio meritano di essere rilanciati e non azzerati. Come Fiepet-Confesercenti siamo pronti a manifestare la settimana prossima sotto al Campidoglio». Lo dichiara in una nota Claudio Pica, presidente della Fiepet-Confesercenti di Roma e Lazio.
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«L'amministrazione Capitolina sembra aver perso la trebisonda. Anziché dare priorità a quegli interventi funzionali volti a valorizzare il centro storico di Roma, desertificato già da tempo e ben prima che il Covid fermasse il volano turistico, e cercare di rimettere in equilibrio il tessuto produttivo della città - colpito da una crisi economica senza precedenti - si spende per progetti fumosi o di secondaria importanza come la realizzazione di una ciclabile in via Nazionale. È bene ricordare che prima del lockdown i pubblici esercizi sono stati penalizzati dall'interdizione delle scale mobili nelle stazioni metro di Spagna e Barberini, rimaste inaccessibili per mesi e mesi a romani e turisti. Un disagio che ha pesato fortemente sull'indotto dei commercianti e sulla tenuta occupazionale. Il turismo a Roma ha subito in questi mesi un duro colpo, e l'auspicata ripresa sia per gli alberghi che per la ristorazione ad oggi non c'è stata. Il no alla proroga della Ztl chiude il cerchio negativo. La Capitale continua a pagare l'assenza di un progetto di rinascita anche per il centro storico, bel lontani dall'idea di fare di Roma una città all'altezza delle altre metropoli europee». È quanto dichiara in una nota Claudio Pica, presidente della Fiepet-Confesercenti di Roma e Lazio.
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La sindaca di Roma Virginia Raggi «vuole il certificato di morte per il centro della città» e «prende in giro i commercianti del Tridente». È quanto afferma in una nota il consigliere capitolino della Lega Davide Bordoni. «La mancanza di un dialogo con le categorie - aggiunge Bordoni - ha portato all'adozione di un provvedimento illogico: si vuole verificare il numero di veicoli in circolazione per poter modificare gli orari dei varchi elettronici da domani di nuovo in vigore come prima dello scoppio della pandemia - sottolinea -.
In pratica, invece di incentivare la ripresa, a Roma si vuole la cura che uccide il paziente. La piaga più grave? È il traffico! Troppe macchine. Un traffico tentacolare, vorticoso, che ci impedisce di vivere e ci fa nemicì. Mutuando la frase di un celebre film così si potrebbe sintetizzare l'incoscienza del duo Raggi-Calabrese che trova l'inoppugnabile giustificazione alla chiusura delle Ztl nell'ignoranza delle richieste dei negozianti e della crisi economica determinata dal lungo periodo di lockdown che ha devastato l'economica della Capitale».
Ultimo aggiornamento: Lunedì 31 Agosto 2020, 10:05
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