Negozi, orari scaglionati fino a ottobre: «Rischi con le scuole riaperte»

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di Lorenzo De Cicco
Supermercati aperti entro le 8; calzolai, orologiai e artigiani tra le 9.30 e le 10, poi a seguire tutti gli altri negozi, dai vestiti alle scarpe, dagli smartphone agli internet point, con la serranda da alzare tra le 10 e le 11. Per i 45.654 negozi di Roma i nuovi orari Covid rimarranno in vigore fino a ottobre. Sulla scrivania dell'assessore allo Sviluppo Economico, Carlo Cafarotti, è pronta la bozza di delibera che prolungherà il sistema di aperture a scaglioni, in scadenza il 31 luglio, fino al 30 settembre. Non è stata una decisione facile, soprattutto perché alcune organizzazioni dei commercianti (ma non tutte), premevano per ripartire con i vecchi orari dal 1 agosto, ma la decisione ormai è presa, con l'avallo della sindaca Virginia Raggi.

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«L'ordinanza spiega Cafarotti è nata con l'obiettivo di prevenire i problemi sui mezzi del trasporto pubblico locale e sarà ancora più necessario a settembre, da qui l'esigenza di prorogarla». Insomma, ragionano in Campidoglio, tocca continuare ad evitare che tutti i lavoratori (e molti clienti) delle attività commerciali si accalchino su bus e metro all'ora di punta, distribuendoli invece su tre ore. A maggior ragione in un mese cruciale come settembre, quando riapriranno le scuole e si riattiveranno tanti uffici ancora in smart working.

I TEMPI
Rimarrà in vigore, quindi, per almeno altri due mesi il meccanismo articolato su tre fasce orarie. I primi ad aprire sono gli alimentari, i panettieri e «le medie e grandi strutture di vendita del settore alimentare», insomma i supermarket. L'apertura è tra le 7 e le 8, mentre per la chiusura ci sono due opzioni: prima delle 15 oppure entro le 19. Subito dopo, tra le 9.30 e le 10, possono aprire i «laboratori non alimentari», dice l'ordinanza, quindi artigiani, calzolai, falegnami. La chiusura è prevista prima delle 19. Terza fascia: tutti gli altri negozi, dall'abbigliamento alle calzature, i negozi di telefonia, gli internet point. Possono aprire bottega fra le 10 e le 11, chiudendo dopo le 19. «La proroga - spiega Andrea Coia, presidente della Commissione Commercio del Comune (M5S) tiene conto anche dell'evolversi dell'emergenza nel nostro Paese».

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COMMERCIANTI DIVISI
I commercianti sul punto sembrano divisi. La Confesercenti di Roma, col presidente Valter Giammaria, è convinta che «le fasce orarie non si siano dimostrate determinanti per ridurre il traffico e gli spostamenti nell'ora di punta. La proroga rischia di rendere ancora più difficile la ripartenza di tante attività, perché si riduce la possibilità di fare affari». Per la Cna (Confederazione nazionale dell'artigianato e della piccola e media impresa), invece «bisogna bilanciare le necessità economiche e quelle della salute. In questi giorni i contagi sembrano essere risaliti e il Lazio ha uno degli indici più alti commenta il segretario Stefano Di Niola - Non me la sento quindi di stigmatizzare la decisione del Comune, perché le fasce sono collegate all'uso del trasporto pubblico locale, una delle potenziali fonti di trasmissione di massa del virus». Unica obiezione, che però non riguarda l'assessorato al Commercio ma i controlli: «Se poi la sera non vengono monitorati e sanzionati gli assembramenti sembra tutto inutile e sperequato». Novità anche per la Ztl: la sindaca Virginia Raggi ha fatto sapere che dal 1 settembre si riattiveranno i varchi.
Ultimo aggiornamento: Martedì 21 Luglio 2020, 09:39
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