Roma, allarme per le strade killer: via i sampietrini e autovelox nelle gallerie
A convocare il vertice è stato Enrico Stefàno, il presidente della Commissione Trasporti. Invitati, oltre all'assessore Pietro Calabrese, il comandante della Polizia locale, Antonio Di Maggio, il direttore del Dipartimento Mobilità, Carolina Cirillo, il presidente della Consulta cittadina per la sicurezza stradale, Alfredo Giordani, e il presidente dell'Agenzia della Mobilità, Stefano Brinchi.
L'obiettivo, spiega Stefàno, è «rafforzare la sicurezza nelle strade più trafficate della città, tutelare i pedoni e i ciclisti». Il primo, scontato obiettivo che si prefigge l'amministrazione è riverniciare gli attraversamenti pedonali sbiaditi. Manutenzione ordinaria, che però non sempre avviene, come dimostra lo stato di tante zebre, mestamente stinte in diversi quartieri della città. Anche in luoghi dove le auto sfrecciano a tutta birra, vedi la Pineta Sacchetti, davanti al Policlinico Gemelli, o lungo la Portuense, altra arteria dove le macchine scorrono veloci.
Uno degli esperimenti su cui il Comune punta è l'arrivo del tutor nelle gallerie. È il sistema già sperimentato sulle autostrade, che rileva la velocità media, da un punto all'altro della via. Costringendo quindi l'automobilista a mantenersi sotto un certo limite, senza la possibilità di frenare di colpo in prossimità del flash, come avviene per i normali autovelox.
Il sistema tutor debutterà entro maggio-giugno sulla galleria Giovanni XXIII, al termine dei lavori che prenderanno il via la sera del 20 gennaio (poi il tunnel rimarrà a senso unico per quasi 5 mesi: dopo due mesi e mezzo, si alternerà la corsia). Ma non dovrebbe essere l'unica galleria: tra le ipotesi al vaglio, c'è anche la Galleria per Monti Tiburtini e quella per via Gregorio VII dal lungotevere.
Alla Municipale saranno forniti altri 10 autovelox, considerando che gli attuali 34 non sono in condizioni ottimali, tanto a ottobre 16 risultavano fuori uso e si è dovuti ricorrere a riparazioni d'urgenza.
I DOSSI
Altra novità: le strisce pedonali rialzate, modello dosso. «È un tema che stiamo affrontando anche con l'Anci, l'associazione dei Comuni - continua il capo della Commissione Mobilità, Stefàno - in teoria si potrebbero allestire solo nella viabilità locale». Per questo si dovrebbe cominciare con le isole ambientali di Monti e di Casal Bertone.
Ultimo aggiornamento: Venerdì 10 Gennaio 2020, 07:28
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