Covid, test per Medicina e chirurgia. Alla Sapienza 519 candidati in più rispetto al 2019,
obbligo mascherina e quasi 200 vigilantes
di Camilla Mozzetti
Un balzo in avanti rispetto allo scorso anno di 519 unità che si discosta molto anche dal trend nazionale: nel 2019 gli aspiranti studenti di Medicina sull'intero territorio furono 68.694 oggi scendono a 66.638, con una diminuzione di 2.056 pretendenti. In tutto il primo ateneo pubblico della Capitale, che ha anche aumentato i posti messi a concorso - si passa dai 985 dello scorso anno ai 1.030 del nuovo test -, ha totalizzato in vista delle prove 6.292 domande di partecipazione mentre nel 2019 i candidati furono 5.733. «Siamo qui per provare a realizzare un sogno», racconta più di un ragazzo all'ingresso.
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«L'aumento del numero degli iscritti al test di Medicina della Sapienza commenta il rettore Eugenio Gaudio - è la conferma che la formazione di qualità costituisce sempre una forte attrattiva per gli studenti maggiormente in questo periodo nel quale è emersa con chiarezza la necessità di creare competenze per rispondere alle esigenze concrete del Paese per fronteggiare la pandemia da Covid-19. Sapienza ha investito anche nell'offerta formativa del prossimo anno accademico con corsi di nuova istituzione all'avanguardia e di alto profilo innovativo come la laurea magistrale a ciclo unico in Medicina e chirurgia HT che propone un profilo professionale inedito a metà tra il medico e l'ingegnere». Insomma, più che una minaccia da cui fuggire la pandemia ha prodotto un risultato certo: aumentare, almeno su scala romana, gli aspiranti medici ma questo soltanto per il primo ateneo pubblico di Roma.
Come negli anni passati le prove dureranno 100 minuti, i candidati dovranno rispondere a 60 quesiti scegliendo tra 5 opzioni su argomenti di cultura generale (12 domande), ragionamento logico (10), Biologia (18), Chimica (12) e Fisica e Matematica (8). Come negli anni passati ad anticipare i test le proteste di alcuni studenti capeggiati dal coordinamento "Link Sapienza" che hanno manifestato all'ingresso su piazzale Aldo Moro contro il numero chiuso.
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Buone anche le iscrizioni registrate dalla seconda università pubblica di Roma, Tor Vergata. I posti messi a bando dall'ateneo restano quelli dello scorso anno: 220 mentre i candidati sono 877 e di questi, 611 sono donne. Sia in quest'università che alla Sapienza, proprio per garantire il distanziamento sociale ed evitare i distanziamenti, sono state previste delle prove distanziate. La Sapienza, ad esempio, ha permesso di svolgere i test su più sedi: quelle di Roma, Rieti e Latina. Obbligatorio l'uso della mascherina per i candidati che potrà essere fornita anche dall'ateneo. Disposto un ferreo sistema di controllo con 188 vigilantes durante le prove. Analoghe disposizioni di sicurezza e sedi diversificate anche per i test di Tor Vergata. I candidati potranno sostenere le prove nelle sedi universitarie più vicine, come ad esempio, quella di Cassino.
Ultimo aggiornamento: Giovedì 3 Settembre 2020, 14:38
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