Il trucco c’è e non cambia affatto: arriva improvvisamente una telefonata di un finto maresciallo dei carabinieri che informa il malcapitato di turno dell’arresto o di un incidente accaduto a un congiunto. E per la chiusura del sinistro e le spese processuali occorrono soldi. Oppure oro e gioielli per il pagamento della "cauzione". La vittima, in preda alla disperazione, cade nel tranello del truffatore accompagnato da un altro malvivente nei panni di un sedicente avvocato. Ma c’è chi invece riesce a fiutare l’inganno e a smontare il colpo. Come è accaduto a una signora di 88 anni nella sua abitazione a Formello. «Mia nonna - racconta a “Il Messaggero” il nipote Gianluigi - era sola in casa. Quando è arrivata mia zia l’ha trovata seduta, sul letto, in lacrime e in uno stato di forte agitazione mentre contava i soldi della pensione».
Cosa è successo
L’ennesima truffa è andata in scena tre giorni fa in una casa fuori Roma: una signora ha raccontato di avere ricevuto una telefonata in cui un uomo - che si è presentato come maresciallo dei carabinieri - le ha riferito che suo figlio era passato con il rosso causando di fatto un incidente stradale.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 13 Marzo 2024, 15:10
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