Rifiuti Roma, dopo i maiali di Boccea le pecore a Monachina
di Raffaella Troili
Ma su via della Monachina, davanti all'omonimo campo rom sul cavalcavia dell'Aurelia, lo spettacolo non lascia del tutto indifferenti. I secchi della spazzatura si riconoscono a stento, montagne di rifiuti e sacchetti sono un tutt'uno con l'orizzonte e gli abitanti del campo vicino con i passeggini, anche con un furgone si fermano a frugare, uno tira fuori un vecchio violino, un altro un pezzo di ferro. Arriva anche un branco di pecore, un maremmano: si fermano a rovistare nell'immondizia, che ormai è sparsa ovunque, lungo la strada.
Il problema è duplice, un po' dipende dalla raccolta, un po' dal campo nomadi tollerato della Monachina. «La zona è diventata la nuova Malagrotta - spiega il consigliere regionale Fabrizio Santori - il posto dove i nomadi selezionano il rovistato e occupano un'intera area tra Massimina e Aurelia invadendo il ponte sull'Aurelia di collegamento tra XII e il XIII Municipio. La situazione, che costa ai cittadini centinaia di migliaia di euro, è intollerabile, la gente scatta foto, chiede un intervento ma tutto resta nel più totale stato di abbandono». Una montagna di immondizia costeggia l'area vicino al campo, che sta al termine della sopraelevata: l'insediamento crea problemi soprattutto agli abitanti di Casal Lumbroso, Massimina, Castel di Guido, Montespaccato, che si lamentano, denunciano, faticano a fare una differenziata.
«L'Ama forse si è pure stancata, perché i rom portano in continuazione rifiuti, selezionano, bruciano e ricominciano. Ogni tanto fa le pulizie straordinarie, sollecitata dall'Anas, poi torna tutto come prima». D'inverno gli sversamenti delle acque e delle fogne del campo vanno a ghiacciare il cavalcavia e l'Anas è costretta a chiudere la sopraelevata tagliando fuori interi quadranti. Istituito nel '98 con ordinanza di Rutelli, doveva essere chiuso e trasferito col piano nomadi di Alemanno. «E' l'unico a non esser mai stato toccato dalle istituzioni. Va assolutamente sgomberato: è posizionato su un cavalcavia, è un problema di sicurezza e decoro della città».
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 17 Dicembre 2014, 13:57