Emilia Romagna, cosa succede ora? Ipotesi voto a novembre: in pole l’assessore Colla

Emilia Romagna, cosa succede ora? Ipotesi voto a novembre: in pole l’assessore Colla

di Andrea Bulleri

Tra gli addetti ai lavori una data che circola c’è già: il 24 novembre. È il giorno in cui, se l’attuale governatore Stefano Bonaccini centrerà l’elezione al Parlamento europeo (il che pare scontato, considerati i galloni da capolista) e si dimetterà, l’Emilia Romagna potrebbe tornare al voto. Condizionale d’obbligo, perché il mandato di Bonaccini ufficialmente scade solo a gennaio del 2025. Dunque, in caso di addio anzitempo in estate, per qualche mese si andrà avanti con la reggenza della vicepresidente e assessora alla Protezione civile Irene Priolo, come da statuto. Il Pd regionale però vuole tornare alle urne appena possibile. A novembre, appunto.

Il profilo

Una prospettiva confermata pure da Bonaccini: «Le elezioni regionali – dice il governatore nel videomessaggio pubblicato sui social – si svolgeranno ragionevolmente nel prossimo autunno, dieci anni dopo quelle in cui fui eletto la prima volta a novembre 2014.

Sarà una transizione ordinata - assicura - come siamo abituati a fare in questa Regione». Del resto i nomi per la successione già circolano: quelli del sindaco di Ravenna Michele de Pascale e del primo cittadino di Cesena Enzo Lattuca. In pole, però, c’è Vincenzo Colla, responsabile di giunta per Sviluppo economico. Sessantadue anni, Colla è stato numero uno della Cgil in Emilia Romagna per due mandati. Poi, nel 2019, vicesegretario generale del sindacato confederale. Il centrodestra, invece, potrebbe puntare su Galeazzo Bignami, viceministro di FdI ai Trasporti. Ma prende piede anche il nome di Elena Ugolini, 64 anni, già sottosegretaria alla Scuola nel governo Monti, vicina al movimento di Comunione e Liberazione.


Ultimo aggiornamento: Domenica 21 Aprile 2024, 08:00
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