Caos elezioni a Paese. La sindaca Katia Uberti denuncia il Partito Democratico per i manifesti sulla "piazza in vendita": «E' diffamazione»

Caos elezioni. La sindaca Katia Uberti denuncia il Partito Democratico per i manifesti sulla "piazza in vendita": «E' diffamazione»

di Mauro Favaro

PAESE (TREVISO) – Manifesti della discordia sulla vendita della piazza: arriva la denuncia per diffamazione. La campagna elettorale si incendia a Paese. Il sindaco uscente Katia Uberti, ricandidata con il sostegno del centrodestra unito, ha formalmente presentato due denunce per i manifesti con i quali il Partito democratico, che sostiene la candidatura a sindaco di Giuliana Donadi, ha accusato l'amministrazione di voler vendere piazza Andreatti, il centro di Paese, per far costruire case e palazzine.

I MANIFESTI

«Ho presentato una doppia denuncia: una per diffamazione e l’altra perché sui manifesti non è stato indicato il committente responsabile. Se si parla di regole, bisogna anche iniziare a rispettarle - attacca Ubert i- la diffamazione è resa evidente dal riferimento diretto alla sottoscritta, con tanto di nome e cognome, e non al Comune. Non è una cosa accettabile».

Quel che è certo è che il Pd non aveva usato giri di parole. «Vendesi piazza del paese. Prezzo 2.7 milioni di euro. Info: Katia Uberti e giunta - si leggeva nei manifesti - l’amministrazione comunale ha messo in vendita il parco piazza di Paese per trasformarlo in residenze private e fare cassa. Blocca la vendita, vota Pd». Il primo cittadino uscente aveva immediatamente annunciato querele. E adesso sono arrivate, a partire da quella per diffamazione, anche se tecnicamente è ancora contro ignoti.

Il quadro, comunque, appare già piuttosto chiaro. «Sono manifesti elettorali denigratori – ha scandito Uberti - si evince che l’amministrazione comunale sarebbe in procinto di cedere la piazza di Paese a una fantomatica società immobiliare. Nulla di più falso: mai alcuna nota, informazione o notizia è stata discussa in giunta o in consiglio comunale».

BRACCIO DI FERRO

Il sindaco uscente aveva subito invitato il Pd a rimuoverli. Ma Anna Foffani, capogruppo del partito in consiglio comunale, ha risposto picche. Anzi, ha rilanciato indicando che il piano comunale delle alienazioni prevede la vendita nel 2025 di quasi 9mila metri quadrati in piazza Andreatti. Per un valore stimato di 2.7 milioni di euro, appunto. «La piazza è nel piano delle alienazioni, cioè tra i beni in vendita - ha replicato Foffani - è in vendita da anni. E in consiglio abbiamo sempre detto che siamo contrari a questo modo di operare, vendendo beni comunali, come le tre abitazioni che erano destinate alle emergenze abitative. Le aste precedenti non sono andate in porto, ma se fosse andata diversamente? La piazza continua a essere tra gli immobili in vendita e se tra un anno arrivasse un interessato? Il sindaco o non ha capito il manifesto o ha un vuoto di memoria».


Ultimo aggiornamento: Venerdì 26 Aprile 2024, 19:23
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