Spray al peperoncino, malori al concerto al Csoa La Strada

Spray al peperoncino, malori al concerto al Csoa La Strada

di Anita Sacconi
Momenti di paura tra gli spettatori e serata conclusa in anticipo sabato notte al centro sociale La Strada alla Garbatella, nel quadrante sud di Roma, dove era in corso il concerto degli Inna cantina sound, band della scena reggae romana. Durante l'esibizione improvvisamente alcuni dei fan presenti nel locale hanno iniziato a lamentare un forte bruciore agli occhi e alla gola. E subito è scattato il panico in sala. 

Molti ragazzi hanno iniziato a correre verso l'uscita, così nel giro di pochi minuti lo spettacolo è stato interrotto, il pubblico è stato fatto allontanare dal locale e l'edificio è stato evacuato. Secondo quanto riferito dalla band, uno spray urticante, al peperoncino, è stato ritrovato fuori dal locale. «Purtroppo - scrive la band sul proprio profilo Facebook - abbiamo dovuto chiudere prima il concerto a causa di problemi non dipesi da noi, uno strano bruciore a occhi o gola ha costretto tutti i partecipanti a uscire dalla sala e chiudere con largo anticipo la serata. Hanno poi trovato fuori dal Csoa La Strada uno spray al peperoncino. Chiunque sia stato non ci fermerà».

Sorte analoga a quanto accaduto sabato sera a Torino. Poco dopo le 22, al concerto dei rapper Guè Pequeno e Marracash, al teatro della Concordia di Venaria alcuni partecipanti hanno iniziato ad accusare bruciori agli occhi e alla gola. Concerto interrotto, locale evacuato, e anche in quel caso sembra si sia trattato di spray urticante. Ma al momento i due episodi non sono stati messi in relazione dagli investigatori.

Non è comunque il primo episodio di vandalismo che colpisce il centro sociale romano. Come si legge in un post sulla pagina Facebook La Strada, infatti, venerdì notte alcune persone hanno lanciato contro il centro sociale due bottiglie incendiare: «Che sia accaduto proprio in occasione della giornata della Memoria e che sia stata colpita una comunità che porta avanti con gesti concreti e con attività quotidiane pratiche di solidarietà, mutualismo, antirazzismo e antifascismo, non ci sorprende e rende chiare le responsabilità e la matrice fascista del gesto».
Ultimo aggiornamento: Lunedì 30 Gennaio 2017, 10:11
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