Con l'accusa di pedofilia la polizia ha arrestato un ingegnere statunitense di 52 anni, colto in flagrante durante un rapporto sessuale nella casa. Lo hanno preso mentre abusava di un 14 enne all'interno di una casa vacanze in via Principe Amedeo a Roma, che era diventata la sua alcova. Una violenza che - secondo gli investigatori del commissariato Viminale - è solo l'ultima delle violenze commesse dall'ingegnere americano.
Tutto è cominciato con la segnalazione di un portiere che aveva notato uno strano via vai di ragazzini che entravano e uscivano dal portone di uno stabile in via Principe Amedeo. Tutti giovanissimi, tutti stranieri. E così è scattata l'indagine. Gli investigatori hanno filmato che prima di varcare il portone, i ragazzini incontravano un adulto nei pressi di via Giolitti. Pochi cenni e l'appuntamento era fissato. Poi i minorenni sparivano assieme al 52 enne nella casa vacanze di via Principe Amedeo.
L'uomo avrebbe abusato dei minori mediamente con tre incontri ogni giorno.
Un particolare che aveva fatto pensare - in un primo momento - che dietro gli appuntamenti ci fosse un'organizzazione in grande stile. Invece il 52 enne era l'unico cliente ad abusare di quei ragazzini. Il blitz è scattato all'alba. Appena in tempo, visto che l'uomo stava per cambiare alloggio, dopo aver incrociato troppe volte lo sguardo sospettoso di alcuni vicini.
Ultimo aggiornamento: Domenica 31 Gennaio 2016, 09:03
