Mafia Capitale, Alemanno: "Mai conosciuto
Carminati. Avevo messo in guardia i miei"

Alemanno: "Non conosco Carminati. Avevo avvertito i miei"
ROMA - "Non ho mai conosciuto Carminati e un anno e mezzo fa, avendo letto articoli di stampa, avevo messo in guardia i miei collaboratori: loro mi hanno giurato che non avevano a che fare con lui". Così l'ex sindaco Gianni Alemanno a SkyTg24 sui rapporti di alcuni suoi collaboratori,coinvolti nell'inchiesta Mafia Capitale, e l'ex Nar.



"Difendo l'onore della destra romana -prosegue Alemanno- che è stata ed è fatta di tanti giovani che fanno un percorso di legalità, Carminati è più Banda della Magliana che politica e io non l'ho mai conosciuto, non ho mai avuto a che fare con lui. Che era in circolazione ancora l'ho letto sull'Espresso e così ho messo in guardia i miei collaboratori".







I SOLDI IN ARGENTINA "Come viene confermato oggi dalla Procura di Roma la notizia dei miei viaggi in Argentina per portare soldi è totalmente e manifestamente infondata". Lo ha detto l'ex sindaco di Roma, Gianni Alemanno, in merito a una intercettazione telefonica, riportata su vari quotidiani, in cui si parla di uno spostamento di soldi all'estero. "Questa notizia nasceva da un'intercettazione di una persona a me evidentemente ostile, come Luca Odevaine, braccio destro di Walter Veltroni, da me allontanato dagli incarichi con il Comune di Roma".



L'ANTEFATTO È il 13 gennaio scorso quando Luca Odevaine, componente del tavolo per i rifugiati, parla con il suo collaboratore Mario Schina e Sandro Coltellacci, responsabile di una coop: "Per soldi se sò scannati, ma sai che Alemanno si è portato via...ha fatto quattro viaggi..lui e il figlio con le valigie piene di soldi in Argentina..se sò portati con le valigie piene de contanti, ma te sembra normale che un sindaco..".
Ultimo aggiornamento: Lunedì 8 Dicembre 2014, 16:05
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