Divino Amore, aggredisce il vicino con un'ascia:
"Sguardi e apprezzamenti di troppo alla moglie"

Divino Amore, aggredisce il vicino con un'ascia: "Sguardi e apprezzamenti di troppo alla moglie"

di Angela Camuso
Preso a colpi di ascia dal rivale in amore. È un'altra storia di degrado e di violenza bruta quella che si è consuma ina una delle tante periferie della Capitale, dentro un comprensorio di case popolari in zona Divino Amore.





Giuseppe Z., romano di 42 anni, pregiudicato oltre che nullafacente, è finito ricoverato in gravi condizioni all'ospedale di Albano con ferite alla testa e al torace dopo essere stato colpito con ferocia a colpi di accetta da un marocchino naturalizzato in Italia abitante nello stesso comprensorio dove abita il ferito, in via dei Papiri 60. Fortunatamente Giuseppe Z. non è in pericolo di vita.



Secondo una prima ricostruzione fatta dai carabinieri, il 42enne sarebbe stato ferito prima davanti alla sua abitazione, dove vive con la moglie, quindi l'inseguimento da perte del marocchino fino all'androne del palazzo.

A scatenare la furia dell'extracomunitario, ora in carcere, sembra siano motivi passionali. Giuseppe Z. avrebbe infatti guardato insistentemente la moglie del marocchino e le avrebbe rivolto un apprezzamento, scatenando la lite poi sfociata nell'aggressione a colpi di accetta che è costata all'arrestato un'accusa per tentato omicidio.



L'allarme è scattato verso le ore 23, quando all'ospedale di Albano è arrivato il 42enne ferito alla testa e al torace accompagnato in macchina da alcuni familiari. I medici hanno immediatamente chiamato i carabinieri, che in ospedale hanno ascoltato la vittima. La ricostruzione dell'accaduto fatta dal ferito collimava con quella di altri testimoni al fattaccio che, nel frattempo, avevano avvertito le forze dell'ordine e così per il marocchino sono scattate le manette.



I miliari hanno trovato lo straniero nei pressi del comprensorio da dove si era in un primo momento allontanato per poi farvi ritorno, probabilmente con l'intenzione di inquinare le prove. E' stata perquisita la sua casa: nessuna traccia dell'accetta ma è stata sequestrata una maglietta intrisa di sangue che ora verrà sottoposta ad analisi.
Ultimo aggiornamento: Giovedì 4 Giugno 2015, 08:33
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