Caos nel Pd: Fassina lascia, De Luca verso
la sospensione. Il governo salva Castiglione

Caos nel Pd: Fassina lascia, De Luca verso ​la sospensione. Il governo salva Castiglione

di Alessandra Severini
ROMA - Stefano Fassina a sorpresa in una festa di circolo al Pd annuncia: «Io e altri lasciamo il Pd per costruire una realtà politica di sinistra di governo, con programma alternativo non minoritario».





Le storie tese nel Pd non mancano, certo: De Luca sarà sospeso dalla carica di governatore della Campania. Il sottosegretario alle Politiche agricole Castiglione conserverà invece il suo posto nel governo. Sul caso dell'ex sindaco di Salerno è intervenuto direttamente il premier: «È nostra intenzione procedere alla sospensione come previsto dalla legge Severino del presidente della Regione Campania, stiamo attendendo che i ministri competenti possano fare i loro pareri e che l'Avvocatura dello Stato ci spieghi come si deve svolgere la procedura».



Per tre volte invece la Camera salva il sottosegretario di Ncd, indagato nell'ambito dell'inchiesta su Mafia Capitale. Sono state infatti bocciate tutte e tre le mozioni - presentate da M5s, Sel e Lega - con oltre 300 voti, espressi da Pd, FI, Scelta civica e Ncd. Castiglione è sospettato di turbativa d'asta nell'appalto sulla gestione del centro di accoglienza dei profughi di Mineo, in Sicilia.

«La sola notizia dell'esistenza di indagini non può essere motivo di sfiducia» ha provato a spiegare la sua posizione il Pd.



Anche la minoranza dem si è adeguata e ha votato contro la sfiducia, fatta eccezione per qualche deputato uscito dall'aula. Troppo pericoloso per la sopravvivenza del governo inquinare i rapporti con l'alleato Alfano. Nella Capitale intanto continua il braccio di ferro. Renzi vuole le dimissioni del sindaco Marino ma lui tiene duro anche se la giunta perde pezzi e il Pd romano resta in piena bufera.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 24 Giugno 2015, 18:10
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