Boldrini e Grasso: "Abolire i vitalizi agli
ex parlamentari condannati per corruzione"

Boldrini e Grasso: "Abolire vitalizi agli ex parlamentari condannati"

di Alessandra Severini
ROMA - Procede a rilento l'esame del ddl corruzione in commissione al Senato, ma si riesce ad alzare le pene per il reato di corruzione dei pubblici ufficiali. Un risultato raggiunto «con fatica», come ammette il capogruppo Pd in commissione Giustizia, Lumia.







Il pubblico ufficiale corrotto rischierà una sanzione fra i 6 e i 10 anni di carcere. «Così si introducono delle sproporzioni inaccettabili – attacca il forzista Nitto Palma – il corrotto rischia una sanzione inferiore di solo un anno a quella per tentato omicidio». La discussione riprenderà martedì quando bisognerà affrontare il nodo sul falso in bilancio. Il Governo aveva annunciato un suo emendamento che però non si è visto e così tutto è slittato.



Renzi intanto esulta per la stretta sulla corruzione e usa Twitter per mostrare la sua soddisfazione: «Prima l'Autorità affidata a Cantone. Poi i commissariamenti col decreto Madia. Adesso aumentiamo le pene per i corrotti. #La volta buona». Intanto i presidenti di Senato e Camera Piero Grasso e Laura Boldrini provano ad accelerare il procedimento per togliere i vitalizi agli ex parlamentari condannati. «È inaccettabile – dice Boldrini - che si continui a erogare vitalizi a chi si è macchiato di reati come mafia e corruzione». Anche Grasso sostiene che le Camere possano intervenire senza bisogno di una legge.
Ultimo aggiornamento: Giovedì 26 Febbraio 2015, 10:39