Nel corso delle complesse attività investigative, durate oltre due anni, è stato accertato come gli indagati (tutti componenti del consiglio di amministrazione della società fallita), pur di continuare il business abbiano nascosto le perdite maturate, 'gonfiandò alcune voci dell'attivo del bilancio e procurando un ulteriore aggravamento della situazione debitoria della società.
In fase prefallimentare, spiegano gli inquirenti, «sono stati truffati molti clienti residenti su tutto il territorio nazionale, in quanto, pur avendo effettuato pagamenti on line al momento dell'acquisto dei 'coupon', non hanno successivamente ricevuto né i beni o i servizi acquistati né il rimborso della somma corrisposta». Il sito web utilizzato dalla società fallita per l'esercizio dell'attività imprenditoriale è stato sottoposto a sequestro giudiziario.
Ultimo aggiornamento: Giovedì 22 Dicembre 2016, 10:06
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