Infatti ieri il Tribunale, accogliendo il ricorso dell'Associazione studi giuridici sull'immigrazione, di Avvocati per niente onlus e Cub Sur Scuola Università Ricerca, ha stabilito che è discriminatorio il requisito della cittadinanza italiana o comunitaria per la formazione delle graduatorie triennali di circolo e di istituto per le supplenze di insegnamento. Il Tribunale, tra l'altro, ha bocciato anche la clausola di priorità nell'insegnamento delle lingue straniere assegnata agli insegnanti italiani.
Perplessità dalla politica, soprattutto in casa del centrodestra. Tuona Massimiliano Bastoni, consigliere comunale della Lega Nord: «Il Tribunale ha ritenuto discriminatorio il bando del Miur sulle graduatorie per i supplenti. A questo punto ci chiediamo se il termine di cittadinanza abbia ancora un senso, ovvero se essere cittadini italiani costituisca tutt'oggi una tutela giuridica». E aggiunge: «Ci chiediamo anche perché per un italiano essere cittadino del suo Stato implichi diritti e doveri reciproci, mentre per uno straniero che giunge in Italia esistano solo diritti».
Ultimo aggiornamento: Martedì 10 Marzo 2015, 10:04
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