L'Olimpia Milano festeggia gli 80 anni
e batte Torino all'overtime (94-90)

L'Olimpia Milano festeggia gli 80 anni e batte Torino all'overtime (94-90)

di Fabrizio Ponciroli
MILANO - «Indossavo questa maglia ogni giorno, per diventare degno di questo club». Parole di Kenney, una delle tante leggende presenti ieri al Forum per celebrare gli 80 anni di vita della gloriosa Olimpia.

Sul parquet dei biancorossi sfilano nomi da pelle d’oca. Oltre a Kenney, Meneghin, Casalini, Gamba, Pieri, Bariviera, Gallinari padre, Pittis, Riva, Gentile padre, Portaluppi, Fucka, Premier, Rocca e tanti altri. Poi spazio al patron attuale, Giorgio Armani, salutato da un’autentica standing ovation. Premiato dal presidente del Conti Malagò e della Federbasket Petrucci. Ovviamente si è disputata anche una partita. Nella serata della grande festa, l’EA7, forse distratta dalle troppe lacrime nostalgiche del pubblico, si fa sorprendere da una Torino ultima in classifica, ma riesce, con un finale al cardiopalma e un over-time rabbioso, a mandare al tappeto Mancinelli e compagni (94-90 il finale).

Biancorossi “rovinati” dalle troppe palle perse (22) ma salvati da un Simon che, nei secondi decisivi del supplementare, mette cinque punti che valgono il successo (19 totali per il croato). Coach Repesa, finalmente, ritrova Gentile (quattro punti in 14’ di impiego). Nel primo quarto, l’Olimpia alterna buone decisioni ad errori grossolani. Sanders (16 punti finali) è in gran spolvero ma Torino, con un White superlativo, resta a contatto (32-32). I biancorossi perdono tanti, troppi palloni. Torino, imbottita di diversi ex milanesi (Mancinelli e Giachetti), non regala nulla. Finale punto a punto. Simon, dalla lunetta, pareggia a quota 77 a meno di 1’ dalla sirena.

L’Olimpia fallisce il tiro del successo, si va all’over-time dove, per fortuna, Simon si traveste da Superman. «Sarebbe stato brutto rovinare questa bellissima festa con una sconfitta. Si sono fatti male in tanti (Kalnietis e Magro, ndr) ma l’importante era vincere e ci siamo riusciti», spiega, a fine match, coach Repesa.
Ultimo aggiornamento: Lunedì 7 Marzo 2016, 08:31
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