Gabriella, uccisa e gettata nella cava. L'indagato: “So che frequentava altri”

Gabriella, uccisa e gettata nella cava. L'indagato: “So che frequentava altri”

di Salvatore Garzillo
Sul tavolo del pm c'è un fascicolo per omicidio e un nome iscritto nel registro degli indagati, ma il mistero è tutt'altro che risolto. Ieri mattina i sommozzatori dei vigili del fuoco hanno perlustrato la cava a Cernusco sul Naviglio dove lunedì scorso è stato trovato il cadavere di Gabriella Fabbiano.

La donna di 43 anni è stata uccisa con un colpo di pistola di piccolo calibro dietro l'orecchio, l'assassino ha avvolto il corpo nel cellophane dopo averlo chiuso con fili di ferro e corde di una tapparella. Secondo gli inquirenti il killer è Mario Marcone, un operatore ecologico di 42 anni originario di San Severo (Foggia) e residente da tempo a Pioltello che ha avuto una relazione con la vittima. 

«Noi eravamo soltanto amici... amici e basta. Non è che c'è stato qualcosa tra me e lei... niente. Bacini... andavamo a mangiare insieme... poi lei è sparita - si è difeso Marcone - Andava a mangiare al ristorante con altra gente, perché ha vissuto con altra gente. Io dicevo: Chi è quello là?. Lei mi rispondeva: Sono affari miei. E me ne andavo».

Ha spiegato che Fabbiano «prendeva farmaci», soffriva perché le avevano tolto i figli e «litigava con il marito», del quale diceva di «aver paura». Per quanto riguarda l'alibi non è stato ancora in grado di fornirne uno valido ma a sua difesa ha detto: «Non ricordo neanche quando è nata mia figlia, pensi un po'».

Intanto gli inquirenti stanno valutando le posizioni degli altri uomini che ruotavano nella vita della vittima. Si attendono, inoltre, i risultati degli esami tossicologici sul corpo della 43enne, un tassello importante per capire se la donna è stata drogata prima del colpo di pistola. Lo scenario potrebbe aiutare gli investigatori a seguire una nuova pista oppure a confermare quanto raccolto finora.
Ultimo aggiornamento: Lunedì 12 Dicembre 2016, 09:10
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