Vatileaks, due arresti per la fuga di documenti:
in manette Vallejo Balda e Francesca Chaouqui

Vatileaks, Chiesa nella bufera: due arresti per la fuga di documenti

di Valeria Arnaldi
ROMA - Lui, un monsignore, in cella nel Palazzo della Gendarmeria. Lei, un’ex collaboratrice laica del Vaticano, esperta in comunicazione, arrestata e poi rimessa in libertà, che ora sta collaborando alle indagini.





Non sono i personaggi di un film, ma i protagonisti del nuovo scandalo Vatileaks, tra fughe di notizie, carte segrete passate ai giornalisti e ora pubblicate in due libri di imminente uscita. E, soprattutto, nuovi “corvi”. A tre anni e mezzo dall’arresto dell’ex-maggiordomo papale Paolo Gabriele, i riflettori tornano ad accendersi sui segreti-non-più-segreti del Papato.



Secondo l’inchiesta condotta dalla magistratura vaticana, i “corvi” sarebbero monsignor Lucio Angel Vallejo Balda, già segretario della Prefettura degli Affari economici e della Commissione di studio sulle attività economiche e amministrative, e la comunicatrice italo-marocchina Francesca Immacolata Chaouqui nominata a luglio 2013 nella Commissione di monitoraggio sui tagli di spesa in Vaticano, conosciuta tra le mura leonine proprio per la sua amicizia con il monsignore.



Sarebbero stati loro, sulla base di quanto si evince dall’indagine, a fornire i documenti segreti per la stesura dei libri, in uscita, “Via Crucis” di Gianluigi Nuzzi e “Avarizia” di Emiliano Fittipaldi. «Francesca Immacolata Chaouqui in queste ore ha fornito agli organi procedenti massima collaborazione e ha depositato documenti a supporto delle dichiarazioni rese», ha detto il suo avvocato Giulia Bongiorno, sottolineando che la collaborazione sia per trovare la verità e non debba essere ritenuta una sorta di autoaccusa. «Essendo venute meno le esigenze cautelari - prosegue l’avvocato - è già rientrata a casa ed è certa di chiarire in tempi rapidissimi la propria posizione».



Il monsignore invece rimane in cella. Papa Francesco, informato dei provvedimenti presi dalla giustizia vaticana, avrebbe dato la sua approvazione. Intanto, però, quei segreti rischiano di vendere milioni di copie. I libri in uscita, secondo la Santa Sede, «sono frutto di un grave tradimento della fiducia accordata dal Papa». Un'operazione «in cui risvolti giuridici ed eventualmente penali» sono oggetto di riflessione in Vaticano «in vista di eventuali ulteriori provvedimenti», anche tramite cooperazione internazionale.
Ultimo aggiornamento: Martedì 3 Novembre 2015, 09:39
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