Diciannovenne ucciso a Torre del Greco,
in fuga il padre dell'amico assassino

Diciannovenne ucciso a Torre del Greco, ​in fuga il padre dell'amico assassino

di Daniela De Crescenzo - Teresa Iacomino
TORRE DEL GRECO - Il luogo del delitto è un antro buio. Dietro un cancello del numero 15 di vico Bufale abbaia una muta di cani.

Fuori al portone gente affacciata ai balconi e alle finestre: c’è chi protesta con i giornalisti: «Venite qua solo quando succede qualche guaio, poi ci dimenticate». Ma nessuno è disponibile a raccontare niente: il colpo che ha ucciso Pietro lo hanno sentito tutti, ma tutti, come al solito, hanno pensato ai mortaretti. Nessuno ha visto niente anche se il vicolo è tanto stretto da far rimbombare le voci e da permettere ai dirimpettai di guardarsi in casa. Ma il silenzio è scontato.



Gli inquirenti raccontano che qua la famiglia del ragazzo denunciato per il delitto di Pietro Spineto, ammazzato sabato sera, domina incontrastata: il padre del quindicenne è stato arrestato più volte per spaccio e la nonna avrebbe dato il via alle fortune familiari grazie all’eroina, alla prostituzione e ai legami con il clan che da decenni domina nell’area torrese, quella dei Falanga.



La sparatoria è avvenuta nel palazzo di proprietà del gruppo dove Pietro e l’amico che gli ha sparato avrebbero trovato l’arma del delitto. Il ragazzino che ha confessato l’omicidio ha detto che l’amico l’aveva trovata sulla finestra dove solitamente erano le chiavi del cancello del canile e di averla usata - senza il caricatore - in un assurdo gioco culminato in tragedia.



Una pistola passata prima nelle mani di Pietro, che avrebbe esploso tre colpi in aria e due ad altezza d'uomo andati tutti a vuoto per poi lasciarla all’amico del cuore pochi istanti prima della tragedia. Per terra è stato trovato un bossolo calibro 7,65, ma non la pistola. Eppure il giovanissimo che ha sparato ha detto di averla lasciata nel portone. Ma finora gli agenti del commissariato di polizia di via Sedivola, guidati dal primo dirigente Davide Della Cioppa, non la hanno trovata.



Come non sono riusciti a intercettare il padre del quindicenne: cercato dalla polizia, per tutta la giornata di domenica è risultato irreperibile. Una circostanza che è stata segnalata all'autorità giudiziaria. Formalmente l'uomo non è indagato, anche se potrebbe essere a conoscenza di particolari utili alle indagini. Non si esclude infatti che possa essere sua l'arma del delitto.
Ultimo aggiornamento: Martedì 11 Agosto 2015, 21:22