Scontro tra treni: dove sono mamma e figlia morte abbracciate viste dalle volontarie del Suem 118?

Dove sono mamma e figlia morte abbracciate viste dalle volontarie?
Dove sono finite "la mamma e la sua bimba morte abbracciate?" Bisognerebbe chiederlo soprattutto a Enza e Marianna, le volontarie del 118 intervistate da RepubblicaTv poche ore dopo il tragico scontro dei due treni tra Andria e Corato.

Nell’elenco ufficiale delle 23 vittime (stilato dal professor Franco Introna, responsabile di Medicina Legale del Policlinico di Bari) mamma e figlia non compaiono. Non vi è traccia neanche nell’elenco dei feriti. L’unica giovane madre che purtroppo ha perso la vita nell'incidente fatale è Pasqua detta Patty: ma la sua bambina, di quasi tre anni, era a casa col papà. Dopo le opportune verifiche, sarebbe quindi legittimo chiedere ad Enza e Marianna: chi hanno visto realmente?

 
 


Già, perché le volontarie apparse sul web con la divisa da lavoro e il volto affranto hanno parlato di “scene raccapriccianti”. Non solo. Quando l’intervistatore le incalza chiedendo: “avete anche ritrovato anche una mamma e una bambina abbracciate, per loro non c’era più niente da fare, vero?”, loro confermano e aggiungono particolari: “Non si può raccontare quella scena. Solo chi è mamma, chi è genitore può capire in quel momento cosa si è provato”. Il cronista chiede allora dove c’è stato il ritrovamento: “In uno dei primi vagoni?”. “Non te le sappiamo dire”- è la risposta. Nel frattempo interviene una delle due: “Era a terra vicino a un ulivo. La mamma era sul fianco destro, scusate volevo dire sinistro”. Poi la chiosa finale: “Adesso stiamo realizzando cosa è successo”. 

Il protagonismo è davvero un male incurabile, ma che non dovrebbe albergare in coloro che compiono interventi tanto delicati. Una pagina certo poco edificante, uno sciacallaggio mediatico che lascia attoniti. La vittima più piccola della strage aveva infatti 15 anni: si chiamava Antonio Summo, era andato ad Andria per sostenere due esami di riparazione, i suoi amici (per rendergli omaggio) gli hanno portato la maglia della sua squadra di calcio preferita fin sotto l’obitorio. E la mamma e la sua bambina ritrovate morte in ultimo abbraccio? Fantasmi, fantasie di dubbio gusto.


 
Ultimo aggiornamento: Giovedì 14 Luglio 2016, 18:53
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