Delitto di Pordenone, dalle rivelazioni degli ex coinquilini verso la verità sul ruolo di Giosuè

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di Cristina Antonutti
PORDENONE - Da ex indagati a super testimoni. Ieri i due coinquilini di Trifone Ragone, a settembre rimasti nella scomoda posizione di sospettati di omicidio lo spazio di 24 ore, sono stati convocati in Procura e nuovamente sentiti.

Dopo sei ore di verbalizzazioni, tutti si sono trincerati dietro un "no comment", ma si è intuito che qualcosa di nuovo si è mosso. C’è un’unica parola che ricorre: «Soddisfatti». La sensazione è che Sergio Romano e Daniele Renna (e il giorno prima l’amica che aveva frequentato Trifone prima di Teresa) abbiano fatto rivelazioniimportanti sul rapporto tra il caporal maggiore di Adelfia e il collega di Somma Vesuviana, Giosuè Ruotolo, sospettato del duplice delitto.

Il dato certo, ormai, è che Trifone Ragone sapeva del profilo Facebook anonimo entrato in contatto con Teresa Costanza. Ragone aveva forse sospettato di Giosuè Ruotolo, l’ex coinquilino di via Colombo? È un interrogativo a cui soltanto i commilitoni di Ragone potrebbero dare una risposta.
Ultimo aggiornamento: Domenica 17 Gennaio 2016, 12:05
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