Incassano per anni le pensioni di madre, suocera
e fratello morti. A processo, ma ne escono impuniti

Incassano per anni le pensioni di madre, suocera e fratello morti. A processo, ma ne escono impuniti

di Roberto Ortolan
PAESE - Incassano per anni la pensione rispettivamente della madre, della suocera e del fratello. Finiscono tutti e tre a processo per truffa aggravata all’Inps, ma il tempo passa e i tre episodi di "malaffare" finiscono con altrettanti nulla di fatto. Tutto perché la legge non impone necessariamente di denunciare all’Inps la morte del congiunto e quando questa viene scoperta, complici i tempi biblici della giustizia, spesso è già tempo di prescrizione. E così - ha commentato uno degli inquirenti che scoperchiò i raggiri - non ci sono i soldi per pagare le pensioni agli esodati.



Nei giorni scorsi i giudici d’appello, ai quali si era rivolto l’avvocato Zambon contro la condanna di un proprio cliente a 2 mesi e 20 giorni di reclusione, hanno dichiarato la prescrizione del reato di truffa contestato a un 69enne di Paese. «Non vi è alcun obbligo giuridico di denunciare all’Inps la morte del congiunto. Lo dicono le sentenze della Cassazione», sono le argomentazioni sostenute dall’avvocato Zambon. Ma il legale non le ha nemmeno dovute discutere. La prescrizione aveva già fatto sciogliere come neve al sole le contestazioni. Secondo gli inquirenti l’uomo avrebbe raggirato l’Inps mettendosi in saccoccia oltre 37mila euro, incassando per anni la pensione della madre morta a 91 anni nel 1999...








Ultimo aggiornamento: Lunedì 19 Ottobre 2015, 15:18