Natalino, massacrato di botte a Battipaglia:
preso il presunto killer. "Stuprò la fidanzata"

Natalino, massacrato di botte davanti alla fidanzata: fermato un 31enne romeno. "Uccise lui e violentò lei"
SALERNO - Giustizia è fatta. «Per Francesca oggi è un grande giorno. Il dolore un po' si attenua anche se rimarrà per sempre una grande ferita». A dirlo l'avvocato Michele Sarno, legale della fidanzata di Natalino Migliaro, il trentenne barbaramente picchiato mentre si trovava appartato in auto con la compagna in località Lido Lago a Battipaglia (Salerno) nell'ottobre scorso.







Il trentenne è morto il successivo 12 dicembre per le ferite riportate in seguito alla brutale aggressione. Oggi il presunto assassino è stato fermato dai carabinieri. «Il fatto che il presunto assassino - rimarca Sarno - sia stato arrestato è un sollievo per la mia assistita che ha subito una violenza sessuale e ha visto morire il suo amore, un giovane al quale è stata rubata la vita e il futuro. Un grande lavoro lo hanno fatto le forze dell'ordine che hanno lavorato senza sosta per dare giustizia a Francesca e Natalino. Si tratta di una vittoria delle istituzioni che ci tutelano e ci proteggono. Questo il messaggio che Francesca si sente di veicolare oggi. Le sue parole per oggi restano mute, perché è ancora molto provata per questo enorme dolore che sta vivendo».



E' UN ROMENO È stato sottoposto a fermo e rinchiuso nel carcere di Salerno, Ionut Alexa, 31enne romeno, pregiudicato per reati contro la persona e in materia di sfruttamento della prostituzione, ritenuto responsabile dei reati di rapina, omicidio e violenza sessuale. È ritenuto dagli investigatori il responsabile del dramma di Natalino Migliaro, il giovane trentenne, che il 4 ottobre dello scorso anno, in località Lido Lago del Comune di Battipaglia, nel Salernitano, è stato brutalmente picchiato e la compagna, Francesca, violentata. La coppia venne aggredita mentre si trovava appartata nell'auto della giovane, in una piazzola di via Idrovora. Il ragazzo, a causa delle ferite riportate, è deceduto il 12 dicembre. Nel pomeriggio del 28 aprile a Eboli, nella frazione Santa Cecilia, i carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Salerno e del Ros, avvalendosi dell'ausilio dell'Arma territorialmente competenti, hanno sottoposto a fermo di indiziato di delitto - emesso oggi dalla Procura della Repubblica di Salerno - il romeno. Ad incastrarlo, tracce di dna rintracciate sulla scena dell'omicidio. «L'indagine - ha spiegato il procuratore Corrado Lembo - è stata molto complessa. Sulla responsabilità del soggetto non vi sono dubbi. È ancora da chiarire il movente». Il procuratore, poi, su un eventuale complice del malvivente non si sbilancia: «Per ora - spiega - non vi dirò nulla. Le indagini sono ancora in corso, ma vi garantisco che si svilupperanno in modo rapido».
Ultimo aggiornamento: Venerdì 1 Maggio 2015, 09:43
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