"Io sono Aldo Naro", la rabbia su Facebook.
Palermo chiede giustizia con una fiaccolata

"Io sono Aldo Naro": la rabbia degli amici del giovane su Facebook. Palermo chiede giustizia, mercoledì una fiaccolata
La rabbia di una città ferita per una morte atroce, arrivata in tempi e modi troppo assurdi per essere accettata. È così che Palermo si sta mobilitando con una fiaccolata per chiedere giustizia per Aldo Naro, il neo-dottore in Medicina ucciso a 25 anni dopo una serata in discoteca.



«Io sono Aldo Naro» è il motto dei giovani siciliani che stanno organizzando per mercoledì alle 18 una fiaccolata per ricordare il giovane medico ucciso sabato mattina nella discoteca Goa a Palermo durante un'aggressione da parte di alcuni giovani. L'appuntamento è al teatro Al Massimo a Palermo. «Questa fiaccolata - è scritto nella pagina Fb che raccoglie le adesioni - non è un evento riservato a chi lo conosceva personalmente. È nato con l'intento di far capire che quella sera Aldo poteva essere ognuno di noi e che quindi non possiamo rimanere indifferenti limitandoci soltanto a pubblicare dei post su Facebook. La nostra partecipazione, anche in silenzio, deve essere una testimonianza del nostro dissenso nei confronti della violenza, della rabbia e della mancanza di valori (quali il rispetto della vita umana). Io, tu, noi non siamo più disposti a tollerare l'inciviltà che ormai dilaga nella nostra città (e non solo) e che sta portando alla distruzione dei valori etici e sociali che dovrebbero far parte di ognuno di noi».



«Ci teniamo a mettere in chiaro - prosegue - che la fiaccolata è una fiaccolata pacifica e apolitica per ricordare Aldo. Non ha e non deve avere nessun connotato politico, non devono essere presenti colori o loghi di qualsivoglia associazione, club o altro».



COME 'JE SUIS CHARLIE' Centinaia di giovani siciliani stanno mettendo al posto della propria foto sulla pagina Facebook la scritta «Io sono Aldo Naro», parole bianche su fondo nero, per ricordare il giovane medico ucciso sabato mattina nella discoteca Goa a Palermo durante un'aggressione da parte di alcuni giovani. Il «logo» ricorda quello di «Je suis Charlie» creato dopo la strage nella sede di Charlie Hebdo a Parigi.



Il simbolo è accompagnato dal commento: «Io sono Aldo Naro perchè quello che è successo a lui poteva accadere a chiunque, Io sono Aldo Naro perchè ci univa lo stesso percorso, gli stessi sacrifici e le stesse soddisfazioni. Io sono Aldo Naro perchè gli è stato tolto il futuro alla mia età, ora che la vita ci si apre davanti. Io sono Aldo Naro perchè tutti dobbiamo indignarci, incazzarci, non dimenticare e pretendere giustizia».



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Ultimo aggiornamento: Martedì 17 Febbraio 2015, 09:39
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