Fortuna, le intercettazioni choc tra la mamma
e l'amichetta a 'Chi l'ha Visto?': "Non dire niente"

Le intercettazioni tra la mamma e l'amichetta: "Non dire niente"
NAPOLI - A 'Chi l'ha Visto?' le intercettazioni ambientali tra l'inquilina del piano di sopra del palazzo dove è stata uccisa Fortuna Loffredo, a Caivano, e la figlia, che era amica della bambina di sei anni morta a Parco Verde. 
 

Alla bambina era stato detto di non raccontare la verità, che Chicca non era stata a casa loro quel giorno prima di essere assassinata dall'orco Raimondo Caputo, detto Titò. "E se Chicca porta spia?", dice la piccola alla mamma temendo che Fortuna potesse raccontare una volta uscita dall'ospedale che era andata sopra a giocare con lei. A questa domanda la risposta secca della mamma: "Chicca è morta". "Se andavo pure io mi uccideva pure a me", le parole della bambina davanti alla mamma che annuiva.

Quando la bambina è stata allontanata dalla famiglia gli psicologi hanno potuto scoprire la verità. "L'ha buttata giù", le parole sui verbali. Quando Caputo si "buttava addosso" a Fortuna la mamma dell'amichetta stava sul divano. 

"Ma a te ti ha violentato?" , le ha chiesto la psicologa. E la ragazzina: "Tutti i giorni".
"Finalmente ho detto la verità, sono più felice, lui deve pagare per quello che ho fatto", le parole della bambina di dieci anni sul suo diario dopo la confessione.
Ultimo aggiornamento: Giovedì 5 Maggio 2016, 09:57
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