"Daniele Luttazzi ha evaso 140.000 euro".
Il comico nega: "Ho pagato tutto nel 2007"

"Daniele Luttazzi ha evaso 140.000 euro". ​Il comico nega: "Ho pagato tutto nel 2007"
ROMA - Ancora guai per l'ex conduttore televisivo e comico Daniele Luttazzi.

Secondo un'inchiesta partita dalla Guardia di Finanza sulla gestione dei suoi diritti di immagine, Luttazzi nel 2013 avrebbe evaso circa 140.000 euro.

Il pm Lorenzo del Giudice afferma che la Krassner Entertainment, ovvero la società che tutela e gestisce i diritti d'immagine di Luttazzi, avrebbe falsificato alcune scritture contabili, generando un'evasione fiscale di oltre 140.000 euro di Irpef.



"È un certo disgusto. Luttazzi, dopo essere stato cacciato da tutti i palinsesti televisivi, è stato costretto a dedicarsi al teatro. Ma senza una società gli enti teatrali, pubblici e privati, non contrattano. È una prassi. L’imposta è agevolata, ma legittima. Non c’è mai stata, da parte di Luttazzi, la volontà di avere uno 'sconto' fiscale, si tratta di un equivoco nel quale costantemente si vive nel nostro Paese", commenta l'avvocato di Luttazzi, Andrea Parlatore.



LUI NEGA TUTTO: "HO PAGATO NEL 2007" «Nutro da sempre profonda stima per la Guardia di Finanza e la raccomando vivamente a chiunque: perciò considero quello delle Fiamme Gialle di Fiumicino un malaugurato abbaglio. Mi accusano infatti di aver compiuto un'elusione fiscale nel 2012 tramite la mia società. Ma sono arrivati alla denuncia penale conteggiando come »non pagate« tasse che la mia società aveva già pagato nel 2007!». Così Daniele Luttazzi risponde sul suo blog alle accuse mosse dalla procura di Civitavecchia che lo ha iscritto nel registro degli indagati per un'evasione fiscale da 140 mila euro. «Alla vivace e comprensibile protesta del mio ottimo commercialista - aggiunge il comico -, il luogotenente che ha condotto l'indagine ha alzato le mani dicendo: »Ah, ma noi i conti del 2007 non li abbiamo controllati.« Testuali parole. E così mi ritrovo coinvolto in un processo penale che non sarebbe dovuto neppure cominciare». «La mia società - scrive ancora l'attore - non era affatto »una scatola vuota«: aveva una sede, dove lavorava una professionista con una ventennale esperienza nel settore della distribuzione, dell'organizzazione e della promozione teatrale. Per sette anni, questa società ha curato l'organizzazione e la promozione dei miei tour teatrali e tutta la contrattualistica relativa ai miei impegni di lavoro». «Nè - prosegue - la mia società ha eluso le tasse: sia perchè, ripeto, le somme che mi vengono contestate furono pagate nel 2007 (cioè cinque anni prima di percepire i pagamenti: le società infatti vanno per competenza, non per cassa), sia perchè la mia società non ha mai ripartito gli utili. Dov'è quindi l'elusione fiscale? Non c'è». «Da un fatidico marzo 2001, in cui si scatenò il putiferio dopo una mia celebre intervista, vengo periodicamente molestato dai media con il pretesto di reati che non ho commesso - afferma Luttazzi -. Il metodo è sempre lo stesso: si impasta una mezza verità con una buona dose di malizia al fine di ottenere il torrone morbido di un titolo che mi dia del disonesto, ben sapendo, dato che si tratta di professionisti, che una mezza verità fa molto più danno di una bugia intera».



I COMMENTI SU FACEBOOK








Ultimo aggiornamento: Martedì 7 Ottobre 2014, 10:10
© RIPRODUZIONE RISERVATA